giovedì 29 dicembre 2011

la targa

la nostra targa fuori la sede, col verso di Leopardi che, nella sua parabola speranzosa eppur tragica, crediamo ci rappresenti in pieno.

domenica 18 dicembre 2011

il discorso del presidente

il mio discorso all'inaugurazione di ieri. ho cercato di riassumere chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo, cosa facciamo e perché facciamo quel che facciamo.


Benvenuti.
oggi inauguriamo due cose: questa mostra e la nostra associazione.
Cominciamo dalla seconda. Essa è nata dalla volontà di quattro amici amanti della politica e della cultura in tutte le sue forme, e già dal nome ricorda la sua missione. Il 20 luglio del 1969 l’uomo, rappresentato dagli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, compì i suoi primi passi sulla Luna. Fu un evento seguito dall’intero pianeta e di portata eccezionale. L’uomo che avviava i suoi primi passi nell’esplorazione pacifica del cosmo. Avevano contribuito alla riuscita di questo giorno apparentemente la scienza e la tecnica, ma queste a nulla sarebbero servite senza quel perenne anelito dell’umanità ad andare oltre se stessa, a guardare avanti. E infatti quale grande balzo compì l’umanità con quest’evento, che doveva essere premessa di cose ancora più grandi.
Dunque, il 1969, un anno particolare, un anno che doveva essere anche’esso premessa a grandi e rivoluzionari cambiamenti, specie nel modo di pensare di tutti noi. C’erano infatti i movimenti studenteschi, la guerra in vietnam, i figli dei fiori, l’emancipazione delle donne, le nuove concezioni religiose e sociali, insomma c’era tutto un magma in ebollizione da cui avrebbe di certo dovuto esser tratto fuori qualcosa di nuovo per l’intera umanità. Ebbene, quanto siamo tornati indietro nei decenni successivi da questo punto di partenza, quanto siamo peggiorati come umanità…
rifacendoci a quell’evento noi, nel nostro piccolo, anzi nel nostro minuscolo, vogliamo appunto riprendere in mano le fila di quel discorso, integrandolo chiaramente col tempo presente in cui ci troviamo a vivere, per ipotizzare un possibile futuro. lo facciamo innanzitutto per noi, per quelli che si vorranno associare a questo cammino, per i giovani e per la nostra società isolana.
In modo particolare vediamo che è in corso attualmente un altro reale terremoto, certo del tutto diverso da quello del 68 e del 69, ma anche simile, un terremoto del modo di fare e di intendere la politica e soprattutto l’agire sociale, e in questo terremoto noi vogliamo sicuramente inserirci, per cercare di dare con esso la scossa definitiva ed abbattere le attuali strutture degenerate di potere, e politico, e economico, e culturale.
 Al tramonto delle ideologie è seguito infatti il tramonto delle strutture partitiche di cui di quelle ideologie erano uno strumento. Gli attuali sgorbi politici rimasti tutto si possono chiamare se non partiti, e soprattutto tutto sono se non fonte di buona politica e di cambiamento. In pratica si tratta di semplici aggregazioni di alcune masse indotte a seguire pochi capi e capetti, i quali sono ormai anche loro in balia degli eventi, giacché privi di qualsiasi idea che non sia il mantenere o rafforzare le loro posizioni di potere, un potere peraltro al servizio solo dei loro interessi e della loro vanagloria.
E proprio oggi ne abbiamo la conferma di nostra mano. Uno strano fato ha voluto che mentre noi qui inauguriamo questa nostra associazione ancora minuscola, microscopica, ma che vuole cambiare le cose, a ischia è in corso la celebrazione del cosiddetto caularone, cioè i capi locali attorniati dai loro capetti e portaborse vari si sono dati la mano per unire destra e manca alle prossime amministrative. Gente che fino al giorno prima si è schifata stavolta andrà a braccetto. Ma di questo non c’interessa, rientra tutto in quella commedia di basso rango che è la politica ischitana, nazionale e perfino mondiale. Politica del malaffare e delle chiacchiere. era solo per farvi notare la curiosa coincidenza che mentre i soliti affollati circoli di padroni e servitori si riuniscono altrove, qui ci riuniamo tra pochi, ma tra pochi giusti, in questo seminterrato che ricorda i primi cristiani nelle catacombe, e pure loro all’inizio erano pochi. Ma come loro anche noi dalle catacombe passeremo all’arena, dove ci attende la lotta con le belve affamate. Forse al pari dei cristiani soccomberemo, non dico di no, ma almeno tutti potranno vedere la nostra testimonianza, che è una testimonianza di qualcosa di nuovo e di giusto.
Questo terremoto di cui parlo infatti è costituito da una nuova politica, fatta dai cittadini in modo autonomo, attraverso le aggregazioni spontanee, i comitati, le associazioni appunto, come la nostra, che rispondono a principi di alto significato e soprattutto che mirano a rinnovare dal basso la società. E dentro di essi questi nuovi organismi politici col loro metodo di lavoro questo cambiamento già l’hanno realizzato. Si è visto agli ultimi referendum, nelle rivolte arabe, nel peso decisivo che sempre più sta acquisendo la rete, intesa sia come internet sia come l’unità dei più diversi e anche distanti gruppi e singoli in un progetto comune, che è quello di ribaltare le cose. Perché le cose come sono oggi non vanno più bene a nessuno. E noi non potevamo esimerci dal far parte di questo grande movimento in corso. Molti si lamentano soltanto appunto di come vanno le cose, specie fra i giovani, noi invece con le nostre scarse forze qualcosa abbiamo fatto come vedete, e siamo solo all’inizio.
Ma veniamo ora alla cultura e all’arte, di cui oggi abbiamo qui una sala che ne è piena. Coniugando politica a cultura noi infatti vogliamo studiare la politica ed applicarla alla cultura, ma anche fare della cultura uno strumento politico. E quale migliore politica se non l’arte. Politica infatti deriva dal greco polus che significa “più”, è l’arte appunto di rivolgersi ai più. e l’arte in sé e per sé, per sua natura, non fa lo stesso? Non si rivolge sempre ai più? a coloro che la vogliono ammirare e che quindi hanno la possibilità di coglierne il significato? L’arte, come la politica, o almeno quella fatta come si deve, si rivolge a tutti appunto.
A riguardo la nostra idea cardine e il metodo di lavoro che vogliamo adottare è quello della diversità. Noi pensiamo, come dice il proverbio, che un mondo più vario sia e più bello sia. Da noi chiunque abbia qualcosa di intelligente, ma che non sia dottrinario, bensì aperto al confronto, da dire o da mostrare, come stasera in cui più che altro si mostra, è benvenuto, ha a disposizione la sede e noi saremo al suo servizio, sia egli di destra di sinistra, cattolico, ateo, bianco, nero, apois, come vuole lui.
La biodiversità è la diversità delle forme di vite esistente in natura, e bisogna assolutamente tutelarla per la sopravvivenza del pianeta, mentre oggi si sta facendo il contrario, come sapete tra est e ovest, america europa cina e india, tutti insieme appassionatamente a produrre inquinamento. Noi vogliamo spostare questa biodiversità dal campo della biologia al campo della cultura, della politica e della società. Solo dal diverso infatti siamo convinti che emerga il bello, dall’uniforme non è mai venuto niente di buono. Invece oggi i media, le nostre industrie culturali, appaiando quello che fanno le industrie vere e proprie con l’ambiente, non fanno altro che generalizzare, instupidire, servire un chiaro compito di anestetizzare totalmente le menti degli spettatori e indurli così a vivere comprando, spendendo e facendo quello che gli dicono di fare. Ci troviamo quindi, come società, ad aver smarrito ogni ideale di bellezza. da qui la perdita di ogni valore morale, che con la bellezza è strettamente connesso, anzi si può dire che sono la stessa cosa.
Dice infatti un filosofo che ho molto studiato, wittgenstein: “etica ed estetica sono tutt’uno”. Con ciò vuole intendere che un comportamento saggio, giusto è anche un comportamento bello, nel senso proprio del termine, cioè che appare come bello. Voi ad esempio non dite che una persona buona, istruita, coraggiosa se la vedete è anche bella? Perciò siamo convinti che se si spinge la gente ad osservare e capire la bellezza e l’arte, la si spingerà parimenti a riconoscerla quando ad esempio dovrà andare a votare o quando si tratterà di giudicare i nostri politici per quello che valgono. Se la gente è abituata alla bruttezza e all’insignificanza, voterà politici altrettanti brutti e programmi altrettanto insignificanti. ecco quindi spiegato perché morale ed estetica sono tutt’uno e perché il sistema attuale mira ad appiattire la bellezza per appiattire così anche la morale, com’è dimostrato ogni giorno dagli esempi che ci danno i nostri politici dalla scarsa morale, scarsa perché probabilmente non hanno mai visto una mostra se non per tagliare il nastro e farsi fotografare.
Due parole sul simbolo, che vedete qui dietro. Esso appare un po’ atipico, senza dubbio, infatti l’abbiamo tratto dall’antica alchimia, giacché è uno dei simboli alchemici dell’argento, che è un po’ il metallo lunare per eccellenza. Noi ci consideriamo un po’ degli alchimisti. Al pari loro che provando e riprovando traevano da comuni pietre ed elementi forze inaspettate, noi vogliamo trarre dal mediocre presente in cui viviamo le energie del cambiamento. Ma esso riveste anche altri significati: le tensione verso l’alto come detto, verso la morale e la bellezza che quest’associazione si propone di perseguire, il connubio, l’unità che essa vorrebbe attuare tra cultura e politica, ma soprattutto io ci vedo anche una piramide sopra un’altra piramide, la piramide della conoscenza e della bellezza, che è una piramide difficile, impervia da scalare, sopra quella meschina del potere e dell’ignoranza.
la mostra di oggi. veniamo ad essa, non vorrei tediarvi troppo. nata un po’ per caso, ma sono le cose più belle che nascono per caso, secondo noi questa mostra dimostra appieno il principio di diversità a cui facciamo riferimento. Accanto ad un presepe abbastanza tradizionale come questo qui fatto dal padre di Anna, abbiamo dei presepi fatti con materiali locali di scarto fatti da Maurizio Ronsini, che sono molto originali, mentre accanto ad un pittore dalle chiare ascendenze locali come Ambrogio Castaldi, che ha descritto in tutta la sua opera com’era la nostra terra nelle sue antiche tradizioni, ma tuttora molto vive, che ha descritto i suoi paesaggi, ma il cui sguardo ha pure saputo spesso guardare anche oltre, accanto a lui dicevo abbiamo i fumetti e i disegni di due nostri amici, Michele d’Ambra e la sorella Rita, che sono di certo qualcosa di diverso. Insomma abbiamo messo su una mostra di presepi particolare, che spero vi piaccia.
Infine, concludendo, voglio ricordare un grande pittore foriano scomparso proprio in questa settimana, Peperone, a cui vogliamo dedicare questa mostra. Io non ho mai avuto il piacere di conoscerlo ma a detta di tutti era un uomo dal gran cuore. A lui che ora si trova lontano rivolgiamo il nostro saluto. Grazie a tutti e buone feste.

mercoledì 14 dicembre 2011

registrazione avvenuta

lunedì scorso 12 dicembre (Beata Maria Vergine di Guadalupe) la nostra associazione è stata registrata presso l'Agenzia delle Entrate di Ischia divenendo ufficiale a tutti gli effetti! insomma e per il nome e per la data e per la frase che abbiamo messo vicino alla targa fuori la sede (tratta dalla bellissima poesia di Leopardi "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia") siamo nati proprio sotto il segno della Luna. questo il direttivo provvisorio:

presidente: Lucio Iacono (cioè io)
segretario: Francesco Di Crescenzo
tesoriere: Andrea Vecchione
altro membro del direttivo senza carica visto che erano finite: Michele d'Ambra

considerato che quest'associazione è stata fondata da quattro amici ci siamo meritati questo inno:

http://www.youtube.com/watch?v=HtK5xRIp1Rc

peraltro noi nella nostra sede un tavolino da bar ce l'abbiamo anche ;). e anche un socio fondatore anarchico.

ma non esiste Associazione e per principi e per ordinamento sociale più aperta della nostra, in cui qualunque socio già dal secondo anno d'iscrizione può ambire a tutte le cariche, anche a fare il presidente. per cui se volete far parte di questa grande avventura collettiva iscrivetevi!

qui vi potete scaricare la domanda in formato pdf: http://www.4shared.com/document/fO7DGrmj/domanda.html
e qui in formato word: http://www.4shared.com/file/COYtcZPH/domanda.html

e soprattutto venite a vedere la nostra mostra così ci conoscete di persona!

lunedì 12 dicembre 2011

Mostra























la nostra prima iniziativa: una mostra di presepi come non l'avete mai vista!

martedì 15 novembre 2011

Statuto

ecco il nostro statuto:

Cap I: costituzione, nome e simbolo

Art. 1 – costituzione e nome

Si è costituita con sede in Lacco Ameno (NA) alla via Guglielmo Sanfelice 19 piano seminterrato, un’associazione senza fini di lucro che assume la denominazione di “Associazione politico-culturale 20 luglio”. Il suo nome si rifà alla data dello sbarco dell’uomo sulla Luna, simbolo inequivocabile di progresso pacifico, laico e scientifico e di unione di tutti gli uomini.

Art.2 - simbolo

Il simbolo sociale è rappresentato dal simbolo alchemico dell’argento, metallo lunare per eccellenza. Esso simboleggia anche il moto ascensionale delle coscienze che l’Associazione si propone di mettere in atto e il connubio in essa realizzato tra cultura e politica. Esso è utilizzabile per qualsiasi fine dell’Associazione.

Cap II: principi, scopi e mezzi dell’Associazione

Art. 3 – principi associativi

L’Associazione si propone di promuovere la libera esplorazione e la conoscenza delle più diverse idee ed esperienze civili, politiche, culturali, religiose, ambientali, scientifiche, sociali, artistiche o altro, secondo la linea ispiratrice della libertà di studio individuale e collettiva, nell’assoluto rispetto delle individualità proprie e altrui e della diversità delle persone e delle relative culture, tenendo conto della biodiversità umana e universale.
L’Associazione  vuole ispirarsi ai più alti principi morali ed estetici della storia mondiale e al pensiero elaborato nel corso della storia dell’umanità cercando di
riscoprirli, attuarli e farli rivivere, nei limiti delle capacità personali degli associati, secondo una prospettiva laica e libertaria di uguaglianza nella diversità, venendo
incontro in modo particolare ai bisogni dei giovani e al bisogno comune della comprensione del presente tenendo conto del passato e delle ambizioni per il futuro.

Art. 4 – scopi e compiti

L’Associazione si prefigge i seguenti scopi e compiti:
·        attivarsi per il cambiamento politico e civile, in base alla linea ispiratrice del rinnovamento generazionale riguardante le forme e le persone dell’attuale sistema politico, contrastando tutti i suoi connotati di degenerazione, ignoranza, corruzione e malgoverno;
·        promuovere e sviluppare la ricerca in ambito culturale, in base alla linea ispiratrice del rinnovamento culturale e dell’alternativa ad ogni forma di cultura sistemica o indottrinata, contrastando tutti gli aspetti massificanti e deleteri dell’attuale sistema mediatico;
·        ricercare, valorizzare e divulgare le particolarità socio-culturali e ambientali del proprio territorio isolano nell’ambito più generale regionale e nazionale .

Art. 5 – mezzi adottabili

Per realizzare i propri scopi e compiti l’Associazione si ritiene libera di organizzare iniziative di vario genere e di adottare i mezzi necessari, nel rispetto della legge, dei regolamenti e delle consuetudini meritevoli di essere conservate e valorizzate, favorendone l’evoluzione ove tanto possa consentire una loro maggiore condivisione e adattamento ai mutamenti dei tempi e delle esigenze delle giovani generazioni.
Essa si prefigge di collegarsi ad altri enti o associazioni per unire gli sforzi comuni.
Essa potrà ospitare presso la propria sede sia singoli che enti o associazioni dai
fini similari.

Cap. III: ammissione e diritti dei soci

Art. 6 – domanda d’iscrizione

Per iscriversi all’Associazione è necessario presentare domanda scritta al Consiglio direttivo in cui si dichiara di attenersi ai principi e scopi dell’Associazione, allo statuto e alle deliberazioni degli organi associativi. La domanda deve comprendere nome e cognome, data e luogo di nascita, professione, residenza, numero di telefono e indirizzo e-mail e indicare altresì particolari interessi coerenti con gli scopi dell’Associazione.
Può essere stabilita dal Consiglio direttivo una quota associativa o altri contributi straordinari che l’iscritto è tenuto a versare.
Le somme versate per l’iscrizione o per altro contributo straordinario deciso dal Consiglio direttivo non sono rimborsabili.

Art. 7 – requisiti per i soci

            Il numero dei soci è illimitato. Sono ammissibili all’Associazione i cittadini di nazionalità italiana o estera che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età. La tessera sociale ha validità annua.

Art. 8 –diritti dei soci

            I soci hanno diritto di usufruire dei servizi dell’Associazione e di partecipare a tutte le iniziative indette dall’Associazione stessa.
            I soci fondatori hanno pari diritti e doveri degli altri soci.


Cap. IV: organizzazione interna dell’Associazione

Art. 9 – Organi associativi

Sono organi dell’Associazione
·        il Presidente;
·        il Consiglio direttivo;
·        il Segretario;
·        il Tesoriere;
·        l’Assemblea dei soci.

Art. 10 – il Presidente

Il Presidente è eletto dall’Assemblea dei soci a maggioranza assoluta. Il suo mandato è biennale ed è rinnovabile. Sono candidabili alla carica tutti i soci iscritti da almeno due anni sociali consecutivi. Il voto avviene per scrutino segreto.
In caso di assenza o di impedimento temporaneo del Presidente le sue funzioni vengono assunte dal Consigliere provvisoriamente designato dallo stesso Presidente, e in caso di mancata designazione designato fra i suoi componenti dalla maggioranza del Consiglio direttivo. In caso di vacanza del ruolo per dimissioni o impossibilità permanente del Presidente, il Consiglio direttivo si autoconvocherà e a maggioranza provvederà alla nomina di un Presidente pro tempore fino alla diversa decisione che assumerà l’Assemblea che andrà convocata entro trenta giorni dalla nomina del Presidente provvisorio. L’Assemblea convocata dal Presidente provvisorio per la nomina del nuovo Presidente effettivo provvederà alla nomina di un nuovo Consiglio direttivo.
In caso di parità di voto in sede di Consiglio direttivo dovrà ritenersi approvata la mozione approvata dal Presidente.
Sono compiti esclusivi del Presidente:
·        la rappresentanza dell’Associazione e la firma sociale, valida per qualsiasi operazione fatta a nome dell’Associazione;
·        presiedere il Consiglio direttivo e l’Assemblea dei soci.
Il Presidente ha inoltre compiti di indirizzo e di coordinamento dell’attività
sociale, è il responsabile finale della relativa organizzazione, cura e gestisce il collegamento con gli altri enti ed associazioni. Egli è responsabile del bilancio sociale congiuntamente al Tesoriere e al Segretario, fino all’approvazione da parte dell’Assemblea.
            Il Presidente può delegare a titolo temporaneo singoli adempimenti sia a iscritti che a non-iscritti, con esclusione degli incarichi nel quale il Presidente propone all’Associazione e a terzi impegni finanziari dell’Associazione stessa.

Art. 11 – il Consiglio direttivo

Il Consiglio direttivo è costituito da sette membri incluso il Presidente. I Consiglieri sono eletti dall’Assemblea dei soci a maggioranza assoluta. La durata del loro mandato è pari a quello del Presidente ed il mandato è rinnovabile. Sono candidabili alla carica di Consigliere tutti i soci iscritti da almeno due anni sociali consecutivi. Il voto avviene per scrutino segreto. Qualora vi siano candidati di numero inferiore o pari a quelli previsti per la composizione del Consiglio direttivo, il Consiglio direttivo dovrà ritenersi composto da tutti i candidati e non si procede a votazione.
In caso di vacanza del ruolo per dimissioni o impossibilità permanente ad esercitare la carica da parte di un Consigliere il Consiglio continuerà a svolgere le sue funzioni purché abbia un numero di componenti pari alla metà degli aventi diritto. Il Presidente provvederà a convocare entro trenta giorni dalle dimissioni o dalla cessazione permanente dell’incarico l’Assemblea dei soci per la reintegrazione del Consiglio direttivo per il numero di Consiglieri previsti.
Il Consiglio direttivo è convocato dal Presidente o quando ne facciano richiesta congiunta almeno quattro dei restanti Consiglieri. Salvo i casi prescritti nel presente statuto le decisioni sono prese a maggioranza assoluta.
Sono compiti esclusivi del Consiglio direttivo:
·        decidere e deliberare i titoli di entrata e di spesa, sia ordinari che straordinari, sia riguardanti gli iscritti che i non-iscritti;
·        fissare i modi e i termini di ammissione dei soci;
·        proporre all’Assemblea la sospensione o l’espulsione di un iscritto.
Il Consiglio direttivo inoltre supporta e assiste il Presidente nelle sua mansioni, attua le deliberazioni dell’Assemblea dei soci, coordina e organizza l’attività sociale e promuove le iniziative sociali.
Il Consiglio direttivo stabilisce e attua gli strumenti per l’autofinanziamento dell’Associazione, privilegiando ove possibile forme di acquisizione di introiti etiche e alternative, o comunque sempre conformi ai fini associativi.
Le riunioni del Consiglio direttivo sono aperte anche ai soci e a eventuali ospiti, salvo decisione contraria da parte del Consiglio stesso, e ne viene redatto un verbale a firma del Segretario, il quale poi è conservato agli atti, che deve essere portato a conoscenza dell’Assemblea dei soci.

Art.12 – il Segretario

Il Segretario è nominato dall’Assemblea dei soci tra i componenti del Consiglio direttivo. Il Segretario collabora con il Presidente, il quale ha facoltà di proporre al Consiglio direttivo la sua sostituzione temporanea o definitiva ove se ne ravvisi a discrezione del Presidente la necessità per inadempienza.
Il Segretario redige e firma i verbali delle sedute del Consiglio direttivo e dell’Assemblea, ne cura la conservazione presso la sede sociale, le comunicazioni ai soci e a eventuali terzi cui possano essere destinate, cura la conservazione degli atti, rilascia all’occorrenza informazioni ai soci e ai terzi, sottoscrive con il Presidente comunicazioni ad enti terzi, a privati e a chiunque dette comunicazioni debbano
pervenire, provvede ove occorra al rilascio di copie degli atti dell’Associazione ai soci che ne facciano richiesta. Egli è anche responsabile di tutte le pratiche e documenti associativi.

Art. 13 – il Tesoriere e il bilancio sociale

Il Tesoriere è nominato dall’Assemblea fra i componenti del Consiglio direttivo. In caso di assenza di un candidato idoneo le sue funzioni sono assunte pro tempore dal Presidente, fino alla nomina di altro Tesoriere. Il Tesoriere collabora con il Presidente, il quale ha facoltà di proporre al Consiglio direttivo la sua sostituzione temporanea o definitiva ove se ne ravvisi a discrezione del Presidente la necessità per inadempienza.
Egli ha l’obbligo di partecipare alle riunioni dell’Assemblea; redige e conserva presso la sede sociale i libri contabili, unitamente a tutte le ricevute di entrata e di spesa, e il bilancio sociale, sia preventivo che consuntivo, garantendone la pubblicità verso i soci che ne vogliano avere visione; appone il proprio visto ai titoli di spesa e di entrata; supporta l’Associazione in materia fiscale, tributaria ed economica; è  responsabile della cassa sociale. Il parere del Tesoriere ha natura di atto consultivo, può essere disatteso dal Consiglio direttivo solo in casi eccezionali, motivati da ragioni di urgenza e opportunità operative, approvate da almeno da due terzi del Consiglio.
Il bilancio sociale preventivo comprende i titoli di spesa stimati dal Consiglio direttivo e va presentato per l’approvazione all’Assemblea dei soci a inizio anno sociale.
Il bilancio sociale consuntivo comprende le voci di spesa dal primo gennaio al trentuno dicembre di ogni anno e dev’essere presentato per l’approvazione all’Assemblea dei soci alla prima convocazione successiva alla chiusura dell’anno, salvo differimento dell’Assemblea stessa per una sola volta, ove sia il differimento giustificato da necessità di verifica degli atti contabili. L’eventuale sua mancata approvazione comporta il ricorso all’esercizio provvisorio dell’attività associativa con
esclusione di impegni di spesa straordinaria.

Art. 14 – l’Assemblea dei soci

L’Assemblea dei soci riunisce tutti i membri dell’Associazione. L’Assemblea ordinaria si riunisce una volta all’anno per l’approvazione dei bilanci e dei rendiconti. L’assemblea straordinaria è convocata dal Presidente o quando ne facciano richiesta motivata almeno un decimo dei soci. Salvo i casi indicati dallo statuto essa prende le sue decisioni a maggioranza assoluta dei presenti. Salvo i casi previsti dallo statuto o quando ne facciano richiesta contraria i due quinti dei suoi membri lo scrutinio è palese per alzata di mano.
L’Assemblea in prima convocazione risulta regolare quando vi partecipano la metà più uno dei soci. In seconda convocazione è valida qualsiasi sia il numero dei soci presenti. La seconda convocazione non può aver luogo prima di 48 ore dalla prima.
Sono attribuzioni esclusive dell’Assemblea dei soci:
·        l’elezione del Presidente e dei Consiglieri;
·        la nomina del Segretario e del Tesoriere;
·        l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo.
L’Assemblea inoltre può proporre, discutere e deliberare riguardo la programmazione e l’organizzazione delle attività sociali. Le deliberazioni sono vincolanti per gli altri organi associativi. Delle sedute assembleari viene redatto un verbale da parte del Segretario, controfirmato dal Presidente e da due soci e conservato agli atti.
I soci sono tenuti a partecipare attivamente all’organizzazione e allo svolgimento delle iniziative sociali e al funzionamento complessivo dell’Associazione.
Art. 15 – sospensione ed espulsione di un socio

Il Consiglio direttivo, ravvisate gravi violazioni allo spirito e alla lettera del presente statuto, può proporre all’Assemblea la sospensione o l’espulsione di un iscritto, ovvero  di un componente del Consiglio direttivo. In tali circostanze l’Assemblea assume le sue deliberazioni a maggioranza dei due terzi dei presenti. Il voto avviene per scrutino segreto.

Art. 16 – norma per il rimborso spese

Le cariche sociali non sono retribuite. Il Consiglio direttivo può deliberare il versamento di somme a titolo di rimborso o anticipazione di spese sia ai soci incaricati di adempimenti associativi sia ai membri del Consiglio direttivo che per le stesse incombenze, che a soggetti esterni ai quali l’Associazione per mezzo dei suoi organi abbia richiesto attività di collaborazione. Non possono essere deliberete ove non vi siano somme a disposizione ovvero non vi sia delibera assembleare di programmazione delle entrate occorrenti.

Art. 17 – patrimonio sociale

Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito da:
·        il patrimonio mobiliare ed immobiliare di proprietà dell’Associazione;
·        quote sociali, contributi, erogazioni e lasciti diversi.
In caso di scioglimento l’Assemblea delibera a maggioranza dei due terzi sulla destinazione del patrimonio residuo. Il voto avviene per scrutino segreto.

Cap. V: scioglimento, norme transitorie e finali
  
Art. 18 - scioglimento
Lo scioglimento dell’Associazione può essere deliberato dall’Assemblea a maggioranza dei due terzi dei suoi membri. Il voto avviene per scrutino segreto.

Art. 19 – modifiche statutarie

Le modifiche al presente statuto sono deliberate dall’Assemblea alla quale partecipino almeno la metà più uno dei soci. Le deliberazioni sono valide ove approvate dalla maggioranza dei due terzi dei presenti. Il voto avviene per scrutino segreto. E’ obbligatorio rispettare e mantenere la divisione tematica dei capitoli e articolo per articolo presente in questo statuto. Gli artt. 1, 2, 3, 18, 19 e 20 non sono modificabili. Gli articoli 4 e 5 sono modificabili ma con l’obbligo di mantenere inalterato il profilo politico-culturale dell’Associazione.

Art. 20 – norma transitoria per le cariche sociali

            Le cariche sociali non sono modificabili dai soci prima che i soci deliberanti abbiano maturato l’anzianità d’iscrizione prevista dallo statuto.

Art. 21 – entrata in vigore dello statuto

Il presente statuto entra in vigore all’atto della sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate di Ischia.